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Interviste

Repice a UNC: “Alla fine vincerà ancora la Juve. A seguire, Roma e Napoli. Milan, mercato isterico”

La sosta del campionato: l’occasione ideale per tracciare un primo bilancio. Per farlo, abbiamo scelto come guida una pagina di storia contemporanea del giornalismo italiano, nonché colonna di Tutto Il Calcio Minuto Per Minuto: Francesco Repice. Dai suoi esordi in radiocronaca, fino all’attuale stagione di Serie A, ci siamo divertiti a spaziare fra gli argomenti più disparati, in un’intervista esclusiva.

 “Tutto Il Calcio Minuto Per Minuto” ha da poco compiuto gli anni: quale fu il suo esordio?
<<Una partita all’Olimpico tra Roma e Bologna. Era forse il ’95 o il ’96. Ricordo che la partita fu decisa da Marco Delvecchio e che prima del fischio di inizio ci fu una panolada dei tifosi giallorssi per una diatriba arbitrale contro la Juventus, le solite storie insomma.>> 

Qual è stata la partita migliore che abbia mai raccontato? E quella peggiore?
<<La peggiore è stata quella tra Italia e Svezia, senza dubbio. E’ stato difficile smaltire la rabbia, un boccone davvero amaro da mandar giù. La partita migliore, invece, è stata la finale di Champions a Wembley, tra Barcelona e Manchester United. Il Barça nel 2011 giocava un calcio di una bellezza senza senso ed era impossibile rimanere indifferenti. E poi, vedere Abidal recuperare da quel brutto male, giocare con la fascia da capitano e alzare la coppa, fu davvero emozionante.>>

 Metà campionato alle spalle, delusioni e sorprese di questa stagione per Francesco Repice.
<<Mi ha deluso moltissimo la Roma. Ha un organico valido per lottare fino alla fine per lo scudetto, ma evidentemente l’organico da solo non basta, occorre qualcosa in più. Se parliamo di sorprese, invece, l’Atalanta è quella che mi ha impressionato di più. Se guardiamo al nostro campionato, la Dea rappresenta l’unica vera novità tattica degli ultimi anni.>>

 Il Napoli può difendere il primato in classifica fino alla fine del campionato, oppure manca ancora qualcosa?
<<Mancano numericamente dei giocatori, è questo il problema principale. La grande difficoltà del Napoli sarà quella di mantenere l’attuale costanza di rendimento, nonostante i pochi effettivi a disposizione di Sarri. Sia in attacco che in difesa, le rotazioni sono ridotte al minimo e a giocare sono sempre gli stessi. Ecco perché, a mio avviso, la Juventus resta favorita per la vittoria finale.>>

Secondo quali basi la Juventus resta favorita? L’organico più ampio? La maggiore abitudine a certi ritmi?
<<Per entrambe le cose. Hanno una rosa davvero profonda, con tanti giocatori di ottimo livello e completamente interscambiabili fra loro, cosa che in teoria avrebbe dovuto avere anche la Roma. E poi, i bianconeri una mentalità vincente che consente loro di poter gareggiare ad alti livelli in tutti i tornei a cui prendono parte. Poi è chiaro, si può vincere e si può perdere, anche se loro nella maggior parte delle volte vincono. Il pensiero di Allegri è molto semplice: ciò che importa è competere fino alla fine ed essere in lotta per tutti gli obiettivi. Gli obiettivi, poi, si possono anche perdere, ma si devono perdere alle ultime due giornate di campionato, oppure in finale se si parla di Champions o di Coppa Italia.>>

La Champions League, quindi, non rischierà di debilitare il cammino della Juventus in Serie A?
<<Assolutamente no. Non è mai stato così e non lo sarà nemmeno in quest’occasione.>>

 Così come l’Europa League non influenzerà in negativo il cammino del Napoli, allora.
<<Invece, qui, ho dei seri dubbi. Ci saranno dei viaggi lunghissimi da affrontare e poi questa non è una competizione che si può snobbare. Ci sono dei club in Italia che a livello europeo hanno vinto pochissimo, quindi perché si dovrebbe trascurare una coppa che il Napoli può vincere? Il Napoli è una delle favorite per l’Europa League, perché dovrebbe giocare questa competizione con in campo dei rincalzi che, ad oggi, non hanno trovato spazio neanche contro il Benevento? L’Europa League, quindi, potrebbe influire parecchio sul cammino in Serie A della squadra di Sarri, più di quanto possa fare la Champions su quello della Juventus. L’Europa League ha delle trasferte più stancanti da affrontare, sia fisicamente che psicologicamente. Tutto dipenderà dalle decisioni che prenderanno l’allenatore e la società.>>

Passando alle milanesi, cosa c’è dietro il calo dell’Inter?
<<C’è dietro una rosa che, fino a poche settimane fa, era una vera e propria anomalia di questo campionato. Per dirla tutta, se in Champions dovesse andare l’Inter e non la Lazio, ad esempio, sarebbe una cosa davvero strana. Ad inizio campionato vedevo Juventus e Roma che lottavano per lo scudetto, con Napoli e Lazio in Champions, quindi per me l’Inter stava rappresentando una singolarità. Vedremo, magari i nerazzurri riprenderanno il cammino mostrato nella prima parte di stagione, anche se nutro dei dubbi sull’organico a disposizione di Spalletti.>>

La sponda rossonera non se la passa meglio: c’è da chiedersi il perché di una stagione dove le attese sono state tradite, nonostante un mercato faraonico.
<<Il mercato può essere faraonico quanto ti pare, però bisogna prendere dei giocatori di calcio, giocatori veri. Il problema è sempre lo stesso: le dinamiche odierne sono abbastanza drogate nelle cifre, quindi un centravanti come André Silva è stato pagato tantissimo, senza alcun senso logico. Eccezion fatta per C.Ronaldo ed Eusebio, i centravanti portoghesi hanno sempre avuto difficoltà a fare gol e il Milan è andato a prendere un profilo del genere, nonostante la presenza in rosa di Kalinic e Cutrone. La campagna acquisti del Milan è stata più isterica che faraonica.>>

 Capitolo romane: dove possono arrivare Roma e Lazio?
<<La Lazio può e merita di arrivare quarta. Anche qui c’è un problema di organico corto, ma i biancocelesti non hanno nessun bisogno di vincere l’Europa League o il campionato. Dalla Roma, ripeto, mi aspettavo di più. Se i giallorossi dovessero arrivare quarti, o peggio ancora, al di fuori delle prime quattro, non raggiungendo nemmeno i quarti di finale di Champions, la loro stagione sarebbe fallimentare. Soprattutto se consideriamo l’organico a disposizione di Di Francesco.>>

 Tirando le somme, qual è la griglia finale, dallo Scudetto all’Europa League?
<<Per me la classifica finale sarà: Juventus, Roma, Napoli e Lazio. Per la qualificazione in Europa League vedo sicuramente l’Atalanta, poi la Sampdoria e Inter, probabilmente.>>

 

 

 

 

 

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