Aveva iniziato la stagione in sordina poi si è ripreso facendo tornare ad esultare i tifosi del Torino, Andrea Belotti è al lavoro per tornare ad essere un grande bomber e riguadagnarsi la Nazionale.
Intervistato da Veltroni de “La Gazzetta dello Sport”, l’attaccante granata ha raccontato la sua vita da calciatore e il rapporto con la sua famiglia: “I miei due genitori sono bergamaschi doc e lavoravano entrambi, quando sono diventato calciatore ho detto a mia madre che meritava di stare a riposo perché aveva dato troppo per me e i miei fratelli. Quando ero in ritiro in Austria con il Palermo il presidente Zamparini ha fatto un grosso tira e molla con il Torino e alla fine firmai. Tutti erano tristi per il mio addio ma dovevo farlo, era un’opportunità che non poteva perdere. Mi volevano anche l’Atalanta e il Sassuolo ma scelsi il Torino per ciò che rappresentava per il calcio italiano. Nazionale? E’ un sogno per tutti i calciatori e non vedo l’ora di tornarci. Farò in modo che il mister mi chiami e proverò a convincerlo in questa ultima fase della stagione. La partita con la Svezia? Andò tutto male e dopo l’andata pensavamo di poterla ribaltare ma ci mancava la serenità. Loro ci provocarono e noi abboccammo, è stata una grande delusione per noi calciatori e immagino anche per tutta la nazione. Il mio futuro? Credo che rimarrò a Torino, questa è una grande piazza e ho compagni di ottimo livello, non vedo il motivo per cui dovrei andare via.”
