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Pirlo: “Italia bella e moderna. Per la Juventus può essere l’anno giusto in Champions. Su Inter e Milan…”

Tre centrocampisti di qualità e una missione: giocare a calcio, sempre. In una parola, la definirei moderna. In questa Italia mi ci troverei bene“. In una lunga intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, Andrea Pirlo ha parlato così della nuova Italia di Roberto Mancini. Questi gli elogi dell’ex centrocampista: “Ora dobbiamo provare a vincere l’Europeo e poi il Mondiale. Se Mancini ha esagerato? No, almeno ci devi provare: la qualità non manca e la concorrenza non mi pare tremenda. Dire ‘ci proviamo, ma…’ è già cercare degli alibi. Kean? Come si è visto a Udine non spreca la fiducia che gli danno e quando gioca, spesso fa gol. Mica poco“.

Capitolo Juventus: “Ha torto chi dice che fa male al campionato: costringe le concorrenti ad alzare sempre l’asticella. E poi il suo target ormai è l’Europa e chi fa bene in Europa aiuta il calcio italiano. La Champions? Nell’anno giusto ci sono episodi che ti fanno capire che lo sarà. Nel caso della Juve la partita perfetta contro l’Atletico Madrid, l’aver eliminato chi avrebbe giocato la finale in casa, l’uscita del Real… E l’Ajax ora è un buon sorteggio, fisicamente la Juve può distruggerli. Quante chance di vittoria? Gliene davo già tante, con l’autostima al massimo sono aumentate“.

Chiusura, infine, sulle due milanesi: “Il derby era la partita della vita e l’Inter ha giocato l’unica partita che poteva fare: aggredendo in avanti, di squadra, tutti che aiutano tutti. Quella che di solito faceva il MilanLautaro è più completo, fa giocare meglio la squadra, mentre Icardi è più uomo gol. Per me possono giocare insieme, sono una bella coppia. Togliere la fascia? La società ha scelto un gesto forte, ma a volte servono. Addio Higuain in casa Milan? Da come stanno andando le cose, il Milan ci ha guadagnato: Piatek è giovane e fa quasi sempre gol. Mi piace la cattiveria con cui cerca sempre la porta, quasi da assatanato: mi ricorda Inzaghi, sembra sapere sempre dove andrà il pallone“.

Rassegna Stampa

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