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Napoli, Ancelotti in conferenza: “Per il momento siamo da 7, ma siamo tutti sotto esame”

Ancelotti Napoli
Sulla formazione ha poi aggiunto: “Domani ci sarà Chiriches”

Intervenuto nella consueta conferenza stampa prepartita, il tecnico degli azzurri, Carlo Ancelotti, ha parlato del momento del Napoli e del prossimo impegno, la sfida di ritorno contro lo Zurigo, battuto in Svizzera per 3 reti a 1.

Sul turnover e sul momento degli attaccanti: “Metterò Chiriches dall’inizio. Qualche rotazione ci sarà per il dispendio delle ultime partite. Gli attaccanti hanno avuto un calo, mentre la difesa ha trovato solidità. Sono momenti, ci sono periodi in cui si hanno più o meno difficoltà. In generale non è solo una loro responsabilità, bisogna essere più focalizzati. Questo è un problema di attenzione ai piccoli particolari. Il problema si risolve senza troppi affanni. Serve più serenità”

Sul centrocampo: “Senza Hamsik gestiamo quella zona di campo diversamente. Diawara ha dimostrato di essere all’altezza della situazione. Si trova molto bene con Zielinski, ma con lui centralmente perdiamo qualcosa in termini offensivi. Siamo ben coperti in quella zona lì”.

Sulla stagione: “Questa squadra la valuto da 7 fino ad ora, spero di dare un voto più alto alla fine stagione. Non c’è alcun 5, forse qualche individualità sì. Qualche prestazione sottotono per diversi motivi. Qui non ci sono rimandati, solo promossi o bocciati”.

Un occhio al campionato ed uno allo Zurigo: “La Juventus domina da anni. E dobbiamo fare tutti qualcosa per cercare di avvicinarci tecnicamente. Ha tenuto un passo che non ha nessun altro in Europa, questo ha fatto la differenza rispetto agli altri anni. Non credo ai playoff… credo alla crescita graduale delle società. L’obiettivo contro lo Zurigo è di passare il turno con una bella partita”. Ha poi aggiunto: In questi tre mesi ci sono gli esami. Bisogna dare tutto. E’ normale, siamo tutti sotto esame. Deve essere uno stimolo per fare meglio, finalmente siamo arrivati al momento chiave della stagione, ci siamo arrivati bene. Ora occorre fare uno sforzo supplementare. Tutte le partite diventano più determinanti, specialmente in Europa League dove c’è il dentro o fuori”.

Rassegna Stampa

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