Festa River Plate a Madrid per la vittoria della Copa Libertadores nell’inedito teatro del Santiago Bernabeu pianissimo anche in un evento particolare per il Sud America e per l’Argentina in particolare. Dopo un mese molto complicato sia per Buenos Aires che per la Conmebol, la finale si è finalmente giocato e ha visto i Millionarios vincere ai supplementari con i cugini sempre odiati del Boca Juniors.
Solito inizio nervoso e pieno di tensione, tipico delle partite argentine, con le due squadre che pensano più a cercare le gambe degli avversari che i compagni. Il livello della partita non è altissimo e le occasioni latitano da entrambe le parti ma è il Boca a passare incredibilmente in vantaggio con un contropiede magistrale chiuso da Dario Benedetto, con tanto di esultanza con linguaccia difronte agli avversari.
Il River alta il ritmo nella ripresa e mette in seria difficoltà gli avversari, con l’ex Genoa Pratto che trova il gol del pareggio al 66′ grazie ad un bell’assist di Palacios. Il pareggio sembra stare bene ad entrambe le compagini che tornano a giocare sui ritmi bassissimi e aspettano solo i supplementari. Tegola per il Boca che perde Barrios per doppia ammonizione al 92′.
I supplementari sono un assedio del River con l’ex Pescara Quintero che si inventa un gol pazzesco che fa urlare di gioia i tanti tifosi Millenarios arrivati dall’altra parte del mondo. Ultimi dieci minuti di disperata ricerca del gol del Boca che manda Tevez in campo e sfiora il palo con una conclusione di Jara. Sull’ultimo calcio d’angolo della partita del Boca è il River a trovare il gol del 3-1 con un contropiede di Martinex che deve solo appoggiare in rete e festeggiare sotto la curva biancorossa.
Finale indigesta per il Boca Juniors che vede i propri cugini alzare la Copa Libertadores per la quarta volta, aggiudicandosi di diritto la partecipazione al Mondiale per Club.
