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Italia, Mancini: “Portogallo e Polonia al nostro livello, Ventura non ha tutte le colpe”

Roberto Mancini

Nel mentre l’Italia assiste da spettatrice al mondiale russo dopo la clamorosa esclusione nello spareggio con la Svezia, il c.t. Roberto Mancini torna a parlare in vista delle qualificazioni che aspetteranno gli azzurri all’inizio della prossima stagione. Dalla nazionale che presenterà da settembre in poi parte proprio l’ex allenatore di Manchester City ed Inter: “Speriamo tutti che l’Italia torni ad essere un paese che sforna talenti in continuazione, come è sempre successo, e che il campionato italiano ci dia qualche nome nuovo da tenere sott’occhio. Ci sono comunque giocatori che ancora non conosco e che avrei voluto vedere nelle amichevoli come Barella o Cutrone. Di giocatori ne abbiamo”.

Si prosegue sull’argomento caldo del portiere che sostituirà Gianluigi Buffon come titolare della nazionale, dopo l’addio ai colori azzurri dell’ormai ex portiere della Juventus: “ Non credo che avremo grandi problemi con i nostri portieri, solo che dovremo valutare bene almeno un altro paio di profili. Spero che Donnarumma e Perin siano titolari con Milan e Juve: sono portieri bravi, giovani”.

Analisi quindi dei futuri grandi avversari che gli azzurri si ritroveranno di fronte nelle prossime sfide: “Non siamo superiori a Portogallo e Polonia, ma lavorando bene potremo fare meglio di loro. Il Portogallo in attacco ha Ronaldo che a volte vince le partite da solo. Comunque, anche se stanno giocando il Mondiale, non penso neanche che siano due squadre superiori a questa Italia”

Chiusura sul suo predecessore Ventura, additato a suo parere immeritatamente come unico colpevole della disfatta con la Svezia: “In queste situazioni spesso l’unico colpevole è l’allenatore, ma non credo sia davvero andata così. Non penso che Ventura abbia tutte le colpe, in campo sono andati i giocatori, ma sono cose che possono capitare ed a quel punto bisogna rimboccarsi le maniche. Il nostro è un mestiere difficile, quando si perde la colpa viene data ad una sola persona”.

Rassegna Stampa

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