Un altro pezzo di storia del calcio italiano ci lascia all’età di 70 anni, quell’Emiliano Mondonico protagonista della cavalcata in Serie A della Cremonese dopo 54 anni o la sconfitta dell’Inter a Bergamo da giocatore. Il cancro lo ha preso e non lo ha più mollato, ma la sua caparbietà e il suo modo di fare lo hanno tenuto in vita per sette anni nonostante il grave problema.
Tanti gli episodi del “Mondo” nella storia del nostro calcio, come la sedia alzata contro l’arbitro nella finale di Uefa del Torino ad Amsterdam, o lo straordinario cammino con l’Atalanta in Coppa delle Coppe nell’1988, vinta poi dal Malines. Da allenatore sono da segnalare l’esperienza con la sua Atalanta e al Sud con Napoli e Cosenza, poi una serie di gavette in B con Albinoleffe, Cremonese e infine Novara.
Da qualche anno Mondonico era diventato testimonial del CSI e allenava una squadra delle medie di Rivolta. Dal 2012 in poi la sua vita è cambiata, ma la voglia di lottare e non mollare su ogni pallone non la dimenticheremo.
